Scuola dell’Infanzia

Attività Infanzia

Per la scuola dell’infanzia è opportuno sviluppare attività, per quanto possibile e in raccordo con le famiglie, costruite sul contatto “diretto” (se pure a distanza), tra docenti e bambini, anche solo mediante semplici messaggi vocali o video veicolati attraverso i docenti o i genitori rappresentanti di classe, ove non siano possibili altre modalità più efficaci. L’obiettivo, in particolare per i più piccoli, è quello di privilegiare la dimensione ludica e l’attenzione per la cura educativa precedentemente stabilite nelle sezioni.

(Nota Ministero dell’Istruzione n. 388 del 17 marzo 2020)

I docenti della scuola dell’infanzia sono invitati a continuare a mantenere vivo il contatto con i propri bambini e le proprie bambine attraverso le rappresentanti di classe e i genitori, proponendo loro piccole esperienze da svolgere in casa o mettendo a disposizione brevi filmati adatti all’età.

A questo proposito, si consiglia di evitare l’uso di schede, che, oltre ad essere decontestualizzate, rischiano di essere prevalentemente riproduttive, senza generare processi significativi di apprendimento e richiedendo stampe o fotocopie che le famiglie spesso non sono in grado di sopportare.

Il primo obiettivo è promuovere momenti di vicinanza: una telefonata, un messaggio, un piccolo video di saluto da indirizzare collettivamente o individualmente, rispettando le condizioni di ogni bambina e bambino.

In questa fase, importanti alleati saranno i e le rappresentanti di classe, che potranno aiutarci a veicolare messaggi e attività a tutti i bambini e le bambine e restituire un ritorno circa la validità di queste proposte di carattere ludico o esperienziale.

Particolare significato potrà avere, inoltre, la prosecuzione delle audioletture e videoletture da parte delle maestre, magari pensate per età e, in taluni casi, anche veicolate temporaneamente tramite sito web. A questo proposito, ricordiamo che, durante il periodo dell’emergenza sanitaria, diverse case editrici di libri per bambini hanno fornito il consenso alla pubblicazione di questi video/audio autoprodotti, sotto la condizione della loro rimozione, una volta terminata l’emergenza.

La diffusione attraverso sito, infatti, oltre a consentire una migliore fruizione dei contenuti, permette di raggiungere una potenziale utenza maggiore, superando i confini della singola scuola, e contribuendo alla condivisione di tali momenti.

Attività di tipo ludico ed esperienziale, tipo la costruzione di una “scatola” come collezione di oggetti, o percorsi di tipo osservativo, manipolativo o rappresentativo (tipo la realizzazione di disegni, semplici costruzioni, ecc.), possono consentire di dare un significato particolare a queste giornate, creando anche le premesse per la condivisione di queste esperienze e l’attesa per il momento della restituzione in ambito scolastico. La “scatola” rappresenta solo un esempio, un elemento magico, un amplificatore pedagogico, ma che spiana la strada per coltivare anche a distanza il piacere dei bambini per la ricerca, per l’indagine, per la scoperta, per “non perdere quel filo” di ciò che avveniva nella relazione quotidiana.

Potrebbe essere efficace ripensare e tener conto di realizzare percorsi capaci di offrire alle famiglie tracce (fotografiche e narrative) delle esperienze che i bambini stavano vivendo a scuola, in sezione, prima di questo “allontanamento coatto”, per poter riconnettere i ricordi, le emozioni, gli interessi.

In ogni caso, è bene provare personalmente le esperienze che proponiamo, in modo da ricevere prima una restituzione di senso personale e successivamente una rielaborazione sul significato della proposta, all’interno di un percorso il più possibile concreto e/o affondato sulla realtà e sulle emozioni legate al tempo che scorre. Il tutto, senza affanni, dando tempo …al tempo.

Ulteriore momento di vicinanza, ad alto tasso emotivo, potrà essere l’organizzazione periodica di qualche momento in ambiente Weschool live dedicato ai genitori, per il quale sia sufficiente disporre del cellulare. Il vedersi e l’ascoltarsi, quindi, come momento per ritrovarsi e sentirsi insieme. Il tutto, naturalmente con la delicatezza del mantenere i contatti, anche telefonici, con chi non potrà essere presente, e con il rispetto a ogni situazione familiare, a volte difficile e a noi non sempre nota.