Obiettivo prioritario nella promozione di azioni a distanza e di vicinanza è non lasciare indietro nessuno e, nel contempo, attivare, quando e se possibile, momenti e attività significative, legati ai piani individualizzati e personalizzati.
Cruciale è l’apporto della funzione strumentale per l’inclusione, punto di riferimento per tutti gli insegnanti e in grado di indirizzare azioni consapevoli e mirate.
Tra questi, oltre alla proposta di momenti di confronto dedicati agli insegnanti di sostegno su piattaforma Meet, verranno mantenuti e consolidati contatti con i CTS territoriali, che “in collaborazione con la Direzione generale per lo studente, l’inclusione e l’orientamento scolastico, gestiscono l’assegnazione di ausili e sussidi didattici destinati ad alunni e studenti con disabilità, ai sensi dell’art. 7, co.3 del D.Lgs. 63/2017” (Nota n. 833 del 17 marzo2020).
Desideriamo inoltre sottolineare come l’attività dell’insegnante di sostegno, oltre a essere volta a supportare alunni e alunne con disabilità, eventualmente anche con software e proposte personalizzate e mirate, è importante risorsa umana della sezione/team di classe/consiglio di classe, e, pertanto, si interfaccia con i docenti di sezione/classe, partecipa a eventuali incontri Meet e, quando necessario, segue gli studenti in piccolo gruppo, offrendo consulenza anche in modalità di sportello nella secondaria. Simmetricamente il docente di sezione/classe dovrà adottare strategie inclusive adatte a tutti i propri studenti, calibrando in modo opportuno, e in sintonia con piani individualizzati e personalizzati, le proposte didattiche.
Un ulteriore elemento importante è la disponibilità del docente di sostegno nel prendersi cura, in accordo con i docenti di classe, degli studenti e delle studentesse che al momento sembrano poco raggiungibili, nel tentativo di riprendere, con cautela e vicinanza, i contatti, anche telefonici e intercettare eventuali necessità.
Per quanto riguarda, in particolare, gli studenti stranieri che necessitano di alfabetizzazione, la scuola si sta attivando per promuovere percorsi di mediazione e facilitazione linguistica e culturale.
Riportiamo, ora, alcune indicazioni tratte dalla nota ministeriale, suddivise tra le varie tipologie di BES.
Alunni con disabilità
Per quanto riguarda gli alunni con disabilità, il punto di riferimento rimane il Piano educativo individualizzato. La sospensione dell’attività didattica non deve interrompere, per quanto possibile, il processo di inclusione.
Come indicazione di massima, si ritiene di dover suggerire ai docenti di sostegno di mantenere l’interazione a distanza con l’alunno e tra l’alunno e gli altri docenti curricolari o, ove non sia possibile, con la famiglia dell’alunno stesso, mettendo a punto materiale personalizzato da far fruire con modalità specifiche di didattica a distanza concordate con la famiglia medesima, nonché di monitorare, attraverso feedback periodici, lo stato di realizzazione del PEI.
(Nota Ministero dell’Istruzione n. 388 del 17 marzo 2020)
Nostro sforzo sarà di definire un linguaggio e un insieme di strategie comuni tra i diversi attori coinvolti, in modo da dare coerenza alla nostra azione.
Si renderà inoltre necessario definire poche, ma ben precisate, aree su cui continuare a lavorare per il raggiungimento degli obiettivi a medio termine.
Fondamentale sarà la co-progettazione di team con l’insegnante di sostegno e l’educatore, che dovranno intervenire in modo integrato sul lavoro settimanale.
Alunni con DSA
Occorre rammentare la necessità, anche nella didattica a distanza, di prevedere l’utilizzo di strumenti compensativi e dispensativi, i quali possono consistere, a puro titolo esemplificativo e non esaustivo, nell’utilizzo di software di sintesi vocale che trasformino compiti di lettura in compiti di ascolto, libri o vocabolari digitali, mappe concettuali.
(Nota Ministero dell’Istruzione n. 388 del 17 marzo 2020)
A questo proposito, in questa fase transitoria, i docenti potranno utilizzare come risorsa aggiuntiva, ad uso gratuito, la piattaforma Dida-labs e tenere conto delle proposte fornite da AID; Associazione Italiana Dislessia, alla luce anche del duplice percorso formativo di Dislessia Amica.
Negli interventi e nelle attività si sottolinea la necessità di continuare a utilizzare gli strumenti compensativi e dispensativi indicati nel PDP.
Alunni ricoverati presso le strutture ospedaliere o in cura presso la propria abitazione
In considerazione della sospensione dell’attività didattica in presenza su tutto il territorio nazionale, nonché dei progetti di istruzione domiciliare e del servizio di scuola in ospedale, si segnala che, per tali alunni, l’attivazione delle procedure per effettuare didattica a distanza risulta necessaria soprattutto al fine di mitigare lo stato di isolamento sociale connesso alla specifica situazione.
(Nota Ministero dell’Istruzione n. 388 del 17 marzo 2020)